TUTELA
AMBIENTALE E GOVERNO DEL TERRITORIO

Ambiente e territorio sono tradizionalmente gli ambiti privilegiati per l'applicazione dei principi di sviluppo sostenibile.
Nella formulazione più recente di questi principi, adottati dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, tutela ambientale e gestione oculata del territorio non sono contrapposti allo sviluppo economico e al benessere delle persone, ma ne sono anzi una condizione necessaria. L'uomo può vivere in salute solo se l'ambiente attorno lo permette.

Tutelare l'ambiente e promuovere uno sviluppo del territorio naturale ed equilibrato costituiscono, pertanto, una responsabilità verso noi stessi e le generazioni future, che può diventare anche un'opportunità occupazionale.

Per queste ragioni, oltre che per la rilevanza delle politiche ambientali e urbanistiche fra le competenze comunali, Uniti x Uboldo istituirà una Commissione Ambientale Permanente, avente carattere consultivo, che si occupi a 360 gradi dei temi della tutela ambientale e a questa correlati. I partecipanti alla commissione, così come verrà previsto dal regolamento, non avranno diritto ad alcun gettone di presenza.

Governo del territorio

Entro la fine del mandato amministrativo potrebbe essere necessario procedere ad una revisione del Piano di Governo del Territorio, recentemente modificato dall'Amministrazione uscente con la contrarietà dei gruppi consiliari che hanno poi promosso il percorso di Uniti x Uboldo. Ai fini di una gestione attenta delle risorse, alla variante vigente sarà concesso un congruo tempo di attuazione, in modo da poter valutare punti di forza e di debolezza e apprendere di conseguenza. Fanno eccezione le previsioni che sono contrarie alla nostra filosofia urbanistica e alla nostra idea del paese, come l'espansione delle aree destinate a Medie e Grandi Strutture di Vendita (GSV), su cui sarà valutato un intervento di cancellazione in tempi brevi, previa una verifica della fattibilità economico-normativa.
Sempre nel breve periodo valuteremo ulteriori interventi di "manutenzione" del piano delle regole.

La riduzione del consumo del suolo sarà il pilastro della nostra politica di pianificazione urbanistica, in modo da corrispondere al reale fabbisogno del territorio. Gli ambiti di sviluppo dovranno porre particolare attenzione alle attività produttive, incentivando quelle che maggiormente puntano su ricerca, sviluppo e innovazione. Con l'approvazione del Piano attuativo ex Lazzaroni, che prevede la realizzazione di una GSV, tale preferenza potrebbe essere orientata anche verso la Cava Fusi, se la pianificazione superiore dovesse prevedere una destinazione finale di quel sito di tipo insediativa (artigianale) o produttiva. D'altra parte, la nuova destinazione dell'area ex Lazzaroni implica una ulteriore saturazione di centri commerciali nel nostro territorio, con conseguente aumento del traffico e peggioramento della qualità dell'aria e, quindi, della nostra salute; sarà dunque nostra priorità vietare ulteriori insediamenti simili. Inoltre, per le trasformazioni urbanistiche di ogni genere bisognerà prevedere appositi strumenti che consentano di negoziare un contributo per opere pubbliche corrispondente alla rendita immobiliare dell'operatore privato.

Ridurre il consumo di suolo significa anche tutelare l'ambiente e il patrimonio agricolo-boschivo uboldese, che rappresenta una risorsa ecosistemica strategica per tutto il Saronnese; saranno così salvaguardati terreni fertili, garantendo la permanenza e lo sviluppo dell'agricoltura.

All'intervento sul consumo di suolo dovrà corrispondere l'individuazione di meccanismi di incentivazione sia per la riqualificazione del centro storico, sia per la creazione di servizi in periferia.

Inquinamento: prevenzione e bonifiche

La diffusione dell'inquinamento rappresenta uno dei principali problemi del nostro territorio, caratterizzato da forte antropizzazione e industrializzazione, nonché da un intenso traffico veicolare. La nostra azione in questo settore si ispira ai principi stabiliti dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, ossia la precauzione (per cui occorre adoperarsi per evitare danni per l'ambiente e la salute nei casi in cui vi sia un'incertezza scientifica e le analisi preliminari indichino la possibilità di effetti negativi, anche senza dimostrazione di rischio), l'azione preventiva, il principio della correzione in via prioritaria alla fonte dei danni causati all'ambiente e il principio "chi inquina paga".

Uniti x Uboldo intende impegnarsi, anche in collaborazione con l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), nel costante monitoraggio degli agenti inquinanti, specie per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico e acustico (anche alla luce della prevista realizzazione di una GSV nell'area ex Lazzaroni, il cui impatto andrà accuratamente monitorato) e la falda acquifera. Un'attenzione particolare sarà rivolta agli ambiti di cava, già in passato soggetti a temporanei superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione per alcuni elementi chimici, e alla situazione ex discarica di Gerenzano, che costituisce uno dei siti più inquinati della Lombardia. Le numerose criticità evidenziate negli anni scorsi dallo studio indipendente "Sorella Acqua" e dal Comitato per la bonifica riguardano anche il nostro paese, che si trova in linea con la direzione della falda acquifera. Pertanto, è nostra intenzione impegnarci nelle sedi competenti, a partire dal tavolo di lavoro istituito presso la Direzione Generale Ambiente e Clima di Regione Lombardia, al fine di contribuire alla messa in sicurezza e, possibilmente, alla definitiva bonifica del sito.

Gestione dei rifiuti

In materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti il nostro obiettivo ideale sarebbe l'adozione della "Strategia Rifiuti Zero", ma è probabile che l'Amministrazione 2019-2024 sarà vincolata alle scelte assunte dall'Amministrazione uscente, con un contratto già in essere o in corso di aggiudicazione per un periodo superiore al proprio mandato. Nel breve termine sarà dunque possibile vigilare sulla corretta esecuzione del servizio e intervenire laddove rimangono margini di azione.
Infatti, la raccolta differenziata e, in generale, lo smaltimento dei rifiuti, in particolare quelli domestici, presentano alcune criticità che si vorrebbe superare. A tal fine sono utili alcune modalità di intervento, oltre a quelle relative alle sanzioni per i trasgressori:

  • educazione e formazione, attraverso a) un'applicazione per smartphone e tablet che indichi con facilità e immediatezza come vanno differenziati i rifiuti, b) porta a porta interattivo per la risoluzione delle criticità, c) momenti di confronto collettivo a livello di condominio o di quartiere, d) incentivi per il compostaggio domestico;
  • attenta verifica del servizio di raccolta fatto dalla società affidataria del servizio, al fine di supportare gestore e utenti nella risoluzione di alcuni problemi;
  • valutare l'introduzione della raccolta di frazioni come gli oli domestici esausti e verifica di altre frazioni recuperabili;
  • valutare il passaggio alla tariffazione puntuale e, eventualmente, avviarne la progettazione/sperimentazione in previsione del prossimo appalto.

Riteniamo utile, inoltre, una riqualificazione della piattaforma ecologica, ad esempio attraverso una riorganizzazione dei suoi spazi e, a carico del gestore della cava adiacente, l'asfaltatura della
strada di accesso e l'installazione di impianti di lavaggio dei camion in uscita.

Sempre nell'ottica della riduzione dei rifiuti e del riutilizzo dei beni, si segnala il progetto "ri-cibo" e si pensa all'individuazione di uno spazio dove promuovere un mercatino dell'usato e giornate di scambio tra i cittadini.

Parco dei Mughetti

Il Parco dei Mughetti è un parco locale di interesse sovraccomunale (PLIS), istituito nel 2013 a conclusione di un procedimento amministrativo avviato dall'amministrazione di centrosinistra con la delibera di giunta n° 90 dell'11.04.2007; ne fanno parte le aree agricolo-boschive dei Comuni di Origgio (capofila), Uboldo, Cerro Maggiore e, dal 2016, Gerenzano. La creazione del Parco in sé e le iniziative attuate nell'ambito della sua gestione rappresentano un risultato significativo per la tutela delle nostre aree verdi, anche grazie alla possibilità di attrarre finanziamenti che richiedono forme di cooperazione intercomunale. Tuttavia, si ravvisano diverse criticità, cui corrispondono altrettanti margini di miglioramento:

  • ancora ad oggi si verificano abbandoni anche piuttosto consistenti di materiali di ogni genere, pertanto proponiamo, anche tenendo conto dell'esperienza di altri comuni, di sperimentare la limitazione degli accessi alle aree più interne, attraverso il posizionamento di sbarramenti (le chiavi saranno in possesso dei proprietari dei terreni, che utilizzano quelle strade per recarsi ai fondi di loro proprietà). Si tratterebbe di un intervento non particolarmente oneroso e in grado di ripagarsi nel tempo, esonerando il Comune dai costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti abbandonati, e per il suo carattere sperimentale sarebbe sottoposto a monitoraggio e verifica;
  • realizzazione di un collegamento tra la zona del Parco in prossimità della Cascina Malpaga verso il Parco degli Aironi, attualmente interdetto dalla ferrovia Nord (prediligendo un sottopasso che consentirebbe anche il passaggio delle specie animali);
  • realizzazione di un percorso segnalato ciclopedonale all'interno del parco in territorio di Uboldo sul circuito già utilizzato da Mezza dei Boschi e Boschilonga;
  • valorizzazione del ruolo delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), che, in qualità di pubblici ufficiali nominati dal prefetto, svolgono un compito non trascurabile di vigilanza e applicazione della normativa ambientale; appare utile una campagna di informazione e sensibilizzazione che incentivi i cittadini a impegnarsi in questa forma di volontariato, a sostegno e integrazione dei due soli volontari operativi residenti nel Comune di Uboldo, facenti capo al corpo GEV di Saronno.

Gestione delle cave

Il territorio uboldese è caratterizzato dalla presenza di due cave (Cava Fusi fra la via IV novembre e Gerenzano, in cui sconfina; la cosiddetta Minicava in località Cascina Regosella), che costituiscono due ambiti rilevanti per disegnare il paese del futuro, a seconda della destinazione che verrà loro attribuita alla fine dell'attività estrattiva. Uniti x Uboldo predilige il recupero ambientale, a "verde" e naturalistico, ritenuto generalmente prioritario dalla Giunta Regionale (DGR VIII/11347/2010) e parzialmente previsto anche dal Piano Cave Provinciale vigente; il mantenimento o l'insediamento di attività di diverso tipo dovrà essere valutato sulla base della compatibilità con questo genere di destinazione. Per quanto riguarda la Minicava, condividiamo le previsioni di massima del Piano Cave Provinciale, che stabilisce una destinazione "naturalistica" per la maggior parte della superficie e un eventuale recupero ad uso "ricreativo a verde pubblico attrezzato" nella restante. In ogni caso, ogni intervento da attuare terrà conto anche delle proposte provenienti dalle associazioni che in questi anni hanno "vissuto" e valorizzato le aree a loro concesse in uso. 

È da escludere l'insediamento di attività commerciali nelle cave, in particolare di Grandi Strutture di Vendita; qualora la pianificazione superiore consentisse insediamenti produttivi, è nostra intenzione orientarli verso attività ad alto valore aggiunto e di ricerca e sviluppo. Ci opporremo a qualsiasi richiesta di riempimento con rifiuti.

A livello operativo, la nuova Amministrazione dovrà:

  • verificare lo stato dei procedimenti in corso riguardanti le cave uboldesi;
  • approfondire la convenzione tra il Comune e il gestore per la riqualificazione delle aree della Minicava ormai di proprietà comunale;
  • attivarsi per l'asfaltatura della strada di accesso alla Cava Fusi e la predisposizione di strumenti di lavaggio dei mezzi in uscita dalla cava, ponendo gli oneri a carico del gestore.

Uniti x Uboldo
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